Leonardo da Vinci a Milano: 8 luoghi d’incanto dove scoprire il genio toscano

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle (Voti: 8 . Media: 5,00 su 5)
Cenacolo di Leonardo

Scienziato, artista e inventore, un vero e proprio talento universale. Non per nulla, Leonardo da Vinci, uomo dotato di un eccezionale ingegno, è, e rimane, uno dei massimi esponenti di tutto il Rinascimento. Una figura emblematica, che riuscì a portare ai massimi splendori ogni tipo di forma di espressione.

 

Animato da uno spirito in linea con i suoi tempi, quindi, il grande Leonardo da Vinci, riuscì a primeggiare sia nei campi scientifici così come in quelli artistici. Allora trentenne, Leonardo arrivò in una Milano celebre per la sua eccellenza e per il forte spirito rinascimentale che la animava. Indubbiamente, l’incontro con Ludovico Maria Sforza detto il Moro, fu un punto di svolta.

 

Nella sua ventennale permanenza a Milano, Leonardo da Vinci, infatti, ebbe modo di creare capolavori e opere che stupiscono ancora oggi per il loro straordinario fascino e incredibile potenza. Ecco quindi un fantastico itinerario costellato da luoghi meravigliosi di Milano dove Leonardo da Vinci ha lasciato il segno. Scoprili subito!

 

Chiesa di Santa Maria delle Grazie

 
L’Ultima Cena
 

In corso Magenta è possibile ammirare uno dei più noti e misteriosi capolavori eseguiti da Leonardo da Vinci, ovvero l’Ultima Cena. Come progetto di abbellimento di questo convento, Ludovico Sforza, l’allora duca di Milano, commissionò a Leonardo di dipingere il refettorio di Santa Maria delle Grazie. Un progetto, particolarmente caro al Duca, visto che era proprio in questo luogo che aveva ipotizzato di poter essere sepolto. L’Ultima Cena è, senza dubbio, un esempio mirabolante del genio di Leonardo da Vinci a Milano.

 

Per saperne di più: L’Ultima Cena di Leonardo da Vinci a Milano: un capolavoro assoluto di Arte e Tecnica

 

Casa degli Atellani

 
Vigna di Leonardo
La Vigna di Leonardo/Casa degli Atellani
 

Non molto distante da questa chiesa milanese, si può ammirare un altro luogo ove Leonardo ha lasciato indelebilmente un segno. La Casa Degli Atellani, uno dei più apprezzati e conosciuti edifici storici meneghini, infatti, offre l’occasione di ammirare il poliedrico interesse di Leonardo. Oltre che visitare il bel chiostro e gli scaloni di pietra, è qui possibile trovarsi immersi in quelli che sono divenuti noti come gli Orti di Leonardo, ovvero una vigna che gli venne donata da Ludovico il Moro, come riconoscimento tangibile per tutta l’opera svolta dal genio toscano nel Ducato di Milano.

 

Per saperne di più: La Vigna di Leonardo da Vinci: un’eccellenza della Milano segreta

 

Castello Sforzesco

 
Sala delle Asse
Foto di Castello Sforzesco
 

A testimonianza della presenza di Leonardo a Milano, non poteva, di certo, mancare il Castello Sforzesco. Nei secoli, da rocca difensiva divenne caserma militare, residenza, e, ai nostri tempi, sede di istituzioni culturali e musei. Indiscutibilmente, uno dei più popolari e rappresentativi monumenti della città di Milano, nei secoli ha subito trasformazioni complesse e diverse. Pur tuttavia, al suo interno, si può ammirare il segno lasciato da Leonardo da Vinci. Infatti, nella Sala delle Asse si trova ad essere conservata una pittura parietale che il grande artista realizzò su intonaco tempera, attorno al 1498. Oltre a ciò, si trova all’interno del Castello Sforzesco il Codice Trivulziano, celebre raccolta di disegni e scritti di Leonardo da Vinci.

 

Per saperne di più: Il Castello Sforzesco di Milano: una fortezza con oltre 500 anni di arte e storia

 

Parco dell’Ippodromo

 
Cavallo di Leonardo da Vinci
Foto di Revol Web
 

A Milano, e più precisamente di fronte al Parco dell’Ippodromo, si trova realizzata una opera di grandissimo pregio, ovvero il Cavallo di Leonardo da Vinci, nella quale si può ammirare tutte le sue conoscenze tecniche, l’estro artistico e la bravura. L’opera è un monumento equestre a Francesco Sforza, progettato tra il 1482 e il 1493. Quella che si può ammirare oggi è una copia realizzata dalla scultrice Nina Akamu, in quanto l’originale non fu mai realizzata perché le 100 tonnellate di bronzo necessarie furono utilizzate per realizzare dei cannoni da usare a difesa contro l’attacco di Luigi XII.

 

Pinacoteca Ambrosiana

 
Codice Atlantico
 

Forse, uno dei luoghi che consentono di poter apprezzare ancor di più la presenza di Leonardo da Vinci a Milano, è proprio la Pinacoteca Ambrosiana. D’altra parte, è proprio in questo straordinario luogo che viene ad essere ospitata la più stupefacente e ampia collezione di fogli leonardeschi noti come il Codice Atlantico.

 

Per saperne di più: La Pinacoteca Ambrosiana di Milano: uno straordinario percorso tra Arte e Storia

 

Conca dell’Incoronata

 
Conca dell’Incoronata
Foto di Ugodiamante
 

Qui, invece, si può ammirare un antico ponte e la relativa chiusa con i lignei portoni. Conosciuti, anche “porte vinciane”, sono identici a quelli che Leonardo aveva disegnato nel Codice Atlantico e che, appunto, sono conservati nella Biblioteca Ambrosiana.

 

Per saperne di più: La Conca dell’Incoronata e le Porte Vinciane, romantico scorcio dei Navigli lombardi

 

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci

 

© Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”
 

Con una estensione che si sviluppa per quarantamila metri quadrati, è il più grande museo scientifico e tecnologico italiano. Qui, tra l’altro, si trova un’altra importante testimonianza della presenza a Milano di Leonardo, rappresentata dalla collezione di modelli storici, realizzati direttamente tramite i disegni leonardeschi.

 

Per saperne di più: Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”: la bellezza dell’ingegno umano

 

Piazza della Scala

 
Monumento a Leonardo da Vinci
Foto di NahidSultan
 

Ovviamente, tra gli 8 luoghi dove si può ammirare il segno lasciato da Leonardo, è la sua statua che si trova proprio Piazza della Scala. Realizzata dallo scultore Pietro Magni nella seconda metà del XIX secolo, rappresenta il genio toscano insieme ai quattro suoi allievi: Marco D’Oggiono, Salaino, Cesare da Sesto e Giovanni Antonio Boltraffio.

X