L’Ultima Cena di Leonardo da Vinci a Milano: un capolavoro assoluto di Arte e Tecnica
L’Ultima Cena è sicuramente uno dei dipinti più famosi ed amati di Leonardo Da Vinci. Si tratta, come indicato dal titolo, della rappresentazione dell’ultima cena di Gesù, basata sul racconto contenuto all’interno del Vangelo di Giovanni. Milano ha la fortuna di annoverare tra le tante attrazioni cittadine questo capolavoro dell’arte conosciuto, apprezzato e studiato in tutto il mondo.
L’Ultima Cena di Leonardo da Vinci
Storia e Descrizione
Come già accennato, l’affresco immortala un particolare momento descritto all’interno del Vangelo di Giovanni: l’annuncio da parte di Gesù del tradimento del quale sarà fatto oggetto. Leonardo si concentrò soprattutto sulle varie reazioni degli apostoli alla notizia, in modo da dare un significato più intimo e, se vogliamo, personale, all’opera intera. Infatti, gli apostoli sono ritratti nell’atto di mostrare un’ampia gamma di emozioni, dalla sorpresa, fino alla rabbia.
Il centro dell’affresco è dominato dalla figura di Cristo, il quale al contrario mostra solamente una serena rassegnazione. Alla sua destra e alla sua sinistra gli apostoli si dividono invece in diversi gruppi: coloro che mostrano reazioni più scioccate e forti si trovano vicini al centro della scena. La tensione va a scemare man mano che ci si allontana. La composizione è molto ben bilanciata dalle varie pietanze e stoviglie che si trovano sulla tavola, le quali non solo contribuiscono a riempire ulteriormente la scena, ma riescono anche ad accentuare l’impressione, da parte dello spettatore, di trovarsi di fronte ad una scena di quasi semplice quotidianità, nonostante la consapevolezza della drammaticità dell’evento.
Inutile dire che L’Ultima Cena di Leonardo è divenuta un’opera decisamente iconica in grado di ispirare decine di imitazioni, e talvolta parodie, più o meno riuscite. Tra le copie più celebri vi è senza dubbio quella ad opera dell’assistente di Leonardo stesso, il Giampietrino, inizialmente ubicata presso la Certosa di Pavia e attualmente conservata ad Oxford, presso il Magdalen College.
Storia
L’affresco è stato dipinto tra il 1494 e il 1497, commissionato da Ludovico il Moro per abbellire il refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie, all’epoca luogo di celebrazione prediletto della casata degli Sforza. Normalmente gli affreschi venivano dipinti su intonaco ancora umido, ed era pertanto essenziale dipingere in maniera rapida, senza potersi permettere troppi ripensamenti o ritocchi. A causa del proprio perfezionismo, Leonardo ha tuttavia commesso un gravissimo errore nell’esecuzione. Difatti, l’artista desiderava sperimentare un metodo che gli consentisse di intervenire più volte sul dipinto, in modo da poter lavorare con calma e aggiustare i particolari che non lo convincevano. Per fare ciò, si affidò ad una tecnica di pittura su intonaco asciutto, la quale, a suo parere, sarebbe stata comunque in grado di resistere agli agenti atmosferici e all’usura. Purtroppo, si sbagliava. A causa di questa tipologia di esecuzione del tutto atipica il dipinto si è deteriorato più e più volte, venendo di conseguenza sottoposto ad un ingente numero di restauri.
La visione di questo capolavoro dell’arte mondiale da solo vale la visita alla città di Milano. Se quindi siete nel capoluogo lombardo per un week-end o per qualche giorno di vacanza non perdete l’opportunità di ammirarlo. Ricordate però che è necessaria la prenotazione tramite il Museo del Cenacolo Vinciano.
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Biglietti e Visite Guidate
Potete acquistare biglietti e tour guidati per l’Ultima Cena on-line qui.
Come Arrivare
Come già accennato, è tutt’ora possibile vedere l’opera all’interno della struttura facente parte della chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Milano. In particolare, L’Ultima Cena è conservata all’interno del Cenacolo Vinciano, attualmente adibito a museo statale. Si trova quindi in Piazza di Santa Maria delle Grazie, vicino alla fermata della metro 1 “Conciliazione”.
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