Il Drago Tarantasio di Milano, “mostro di Lock Ness” della Pianura Padana

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Drago Tarantasio

La leggenda del drago Tarantasio di Milano, appartiene a quegli innumerevoli e incredibili racconti che traggono la loro origine dalla notte dei tempi e che, oramai, fanno parte di Milano. Le tracce di questa bestia mitologica si possono trovare in un bassorilievo presente in basso a destra intorno al portone principale del Duomo di Milano.

 

La leggenda narra che all’incirca nell’anno di grazia 1100 vi fosse nella città meneghina un lago al cui interno si trovava una spaventosa creatura dalle fattezze di un drago. In effetti è stato provato, grazie al ritrovamento di numerosi reperti, che proprio a Milano all’epoca esistesse un lago chiamato “Gerundo”. Sarebbe stato proprio questo il luogo ove sarebbe vissuto quello che si potrebbe definire il “mostro di Lock Ness” della Pianura Padana.

 

Le leggende e i miti, poi, non mancano di mettere in evidenza anche tutto ciò che riguarda la nascita di questo drago. Alcune di esse, ad esempio, sostengono che Ezzelino III da Romano, signore della Marca Trevigiana oltre che politico e condottiero, sarebbe proprio morto da quelle parti e che dalle sue carni putrefatte sarebbe “nato” poi l’animale.

 

Le varie leggende popolari riguardanti questo animale mitologico, sono accomunate dal fatto che questa fetida creatura si sarebbe soprattutto nutrita di bambini.

 

Altri protagonisti direttamente chiamati in causa in merito al mito del drago Tarantasio furono San Cristoforo e Federico Barbarossa, reputato il capostipite dei Visconti i quali, successivamente, avrebbero adottato come simbolo araldico il biscione proprio a memoria dell’uccisione del drago Tarantasio di Milano.

 
Biscione
 

Sempre secondo quanto tramandato, si crede che il luogo che fungerebbe da tomba dell’animale si trovi sull’isolotto Achilli, che si trova a Lodi nei pressi del ponte che attraversa l’Adda. A tal proposito, è doveroso rammentare che il gruppo noto come “Num del Burgh”, dal 2016 si occupa della sua manutenzione.

 

Oltre che influenzare la città di Milano, la leggenda del drago Tarantasio è stata fonte di ispirazione anche da un punto di vista artistico. Difatti, Luigi Broggini, celebre sculture e uno dei più importanti protagonisti di quella che è stata la scena delle italiche arti figurative, si è ispirato proprio al mito della leggenda del drago Tarantasio di Milano, per ideare quello che, poi, è divenuto il simbolo dell’ENI, ovvero il celebre cane a sei zampe.

 

Oltre a ciò, il mito della leggenda del drago Tarantasio di Milano, ha fortemente influenzato l’iniziale episodio del romanzo di Giuseppe Pederiali intitolato “Donna di spade”, pubblicato nel 1991.

 

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