I “Draghi Verdi”, mitiche fontanelle simbolo di Milano

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Draghi Verdi

Quando si parla di Milano con il pensiero e la memoria si va subito a quelli che, universalmente, sono considerati i simboli principali del capoluogo lombardo: il Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele II, il Quadrilatero della Moda, il Castello Sforzesco e così via dicendo.

 

Ma quando si parla dei simboli più amati dai milanesi non possiamo non nominare i cosiddetti “Draghi Verdi”, le caratteristiche fontanelle a forma di drago presenti dal 1931 in tanti angoli e giardini della città.

 

Un altro soprannome con cui sono comunemente chiamate è “vedovelle” in quanto, non avendo il rubinetto, il continuo sgorgare dell’acqua tende a ricordare il pianto inconsolabile ed incessante delle vedove.

 

Oggi se ne contano ben 564, dislocate tra parchi e piazze, e conservano l’aspetto originale: un blocco di ghisa con il becco realizzato in ottone a forma di drago, seguendo il disegno originale, opera di Luca Beltrami. La bocca del drago richiama i doccioni del Duomo, gli scoli d’acqua presenti sui lati dell’edificio a forma di mostri il cui scopo è quello di liberare i tetti e le gronde dall’acqua piovana.

 

La comparsa di queste fontanelle aveva subito uno stop a partire dagli anni Ottanta e, solo in seguito, sono tornate a popolare i quartieri milanesi con un aumento di circa dieci pezzi all’anno. Il risultato a cui si assiste oggi può essere paragonato ad una grande foresta verde che cresce in maniera lenta, ma comunque costante, confondendosi tra il verde pubblico che abbellisce quartieri ed incroci stradali.

 
Vedovelle Milano
 

I “Draghi Verdi” di Milano nascono con un unico, comune, scopo: garantire ad ogni singolo cittadino acqua fresca, pulita e soprattutto gratuita. Purtroppo, le fontanelle sono state, nel corso degli anni, oggetto di atti vandalici. In particolare, l’obiettivo dei vandali era la struttura in ottone con cui il drago è realizzato, che al pezzo riesce a remunerare circa 170 euro.

 

Ad oggi sono molti gli interventi di manutenzione quali la sanificazione, la riverniciatura, la pulizia e la rimozione delle foglie così da mantenere il rigore e lo splendore che il capoluogo lombardo si merita.

 

Ultimamente i cosiddetti Draghi Verdi di Milano sono stati protagonisti dell’organizzazione di un vero e proprio viaggio all’insegna del genere fantasy, con lo scopo di educare i bambini a non sprecare l’acqua, facendo loro comprendere al meglio l’importanza che quest’ultima detiene nella vita di ogni singolo cittadino. L’idea nasce da un progetto di Gianmarco Bachi e Marcella Volpe, i quali si sono serviti della consulenza artistica di Matteo Stefanelli, che ha portato in campo un’idea di narrazione condivisa, attribuendo a ciascun drago un’identità ben precisa così da costruire un racconto.

 
Fontanella in Piazza della Scala
 

Tra le varie fontanelle vi consigliamo di osservare in particolare quella presente in Piazza della Scala che, oltre ad essere la più antica di Milano, è l’unica realizzata interamente in ottone dorato.

 

A proposito di draghi, non perdere il nostro articolo dedicato al famoso esemplare della mitologia lobarda: Il Drago Tarantasio di Milano, “mostro di Lock Ness” della Pianura Padana.

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